Da Valle di Teva a Pietrarubbia
Nella prima parte di questo itinerario colpisce per la sua bellezza la serie di anfiteatri calanchivi, quindi prati a foraggio e pascoli delimitano lembi di bosco composti di roverelle, carpino nero, orniello e cerro.
Percorso
Dal centro abitato di Valle di Teva si imbocca un tratto in direzione del Monte Sabatino. Si segue il sentiero fino all'incrocio con la strada provinciale che si segue fino alla casa colonica abbandonata detta «chesa dla morta», sulla sinistra si prende un sentiero di crinale che si abbandona scendendo verso il fiume ad altezza di "Monchino".
Si segue il sentiero lungo il fiume Conca fino al Campo sportivo comunale. Si sale fino alla S.P. Conca, che si attraversa imboccando il tratto per Ca' Mazzolo, San Donato, proseguendo fino al Santuario del Beato Domenico. Si attraversa l'abitato di Monte Cerignone fino alla strada bianca verso Ca' Rosso-Castel Begni che riporta verso il fiume che va seguito fino al "Montalino".
Una strada bianca riconduce alla S.P. Conca che va seguita in direziono Monte Copiolo, Dopo 300 m. circa si imbocca una strada bianca che scende a sinistra e conduce all'abitato di Mercato Vecchio. Sulla collina si scorge una pietra singolare "Pietra Fagnana" che si raggiunge tramite una strada bianca sulla sinistra. Si fiancheggia il vecchio abitato di Pietrarubbia. Si scende lungo la strada bianca in direziono Monastero. Prima di raggiungere l'abitato si incontra Ca' la Pierà.
Note naturalistiche
Nella prima parte di questo itinerario colpisce per la sua bellezza la serie di anfiteatri calanchivi, quindi prati a foraggio e pascoli delimitano lembi di bosco composti di roverelle, carpino nero, orniello e cerro. Il letto del fiume Conca conserva pressoché intatte flora e fauna tipiche.
Sul terreno ghiaioso crescono cespugli di rosa canina, ginestre e boschetti di ginepro, mentre nei luoghi più umidi si incontrano orchidee selvatiche, primule e garofani selvatici. Tra gli animali si possono incontrare istrici, volpi, cinghiali, lepri, fagiani.